• 16/12/2020

LIQUI MOLY dona prodotti per un valore di diversi milioni di Euro

Oltre 20.000 pacchetti gratuiti di oli, additivi e prodotti per la cura e manutenzione vanno ai servizi di soccorso e ai vigili del fuoco

La campagna di raccolta fondi di LIQUI MOLY con prodotti gratuiti per i servizi di soccorso, i vigili del fuoco e tutti i soccorritori in prima linea è stata un pieno successo. Dal suo lancio ad aprile ha registrato un'interesse enorme. Dopo otto mesi e ben oltre 20.000 pacchetti, il budget di diversi milioni di euro è stato esaurito. “La richiesta e la gratitudine sono state travolgenti”, riassume l'amministratore delegato Ernst Prost.

La campagna di raccolta fondi è stata avviata all'inizio di aprile con un volume di un milione di euro. L'obiettivo: coprire le spalle ai soccorritori in tutto il mondo nella lotta contro il coronavirus. Con i prodotti consegnati gratuitamente, LIQUI MOLY ha voluto contribuire a ridurre gli oneri finanziari dei vigili del fuoco, degli ospedali, dei servizi di soccorso, del programma “pasti a domicilio”, dei banchi alimentari, dei servizi di assistenza mobile, delle organizzazioni di primo soccorso e di molte altre associazioni senza scopo di lucro, affinché possano acquistare altre attrezzature necessarie. In questo periodo non sono importanti solo il disinfettante e le mascherine. “Abbiamo contribuito con quello che sappiamo fare meglio: oli, additivi e altri prodotti per la cura e manutenzione dell'auto”, così afferma l'amministratore delegato di LIQUI MOLY Ernst Prost. Dopo tutto, l'affidabilità operativa dei veicoli di emergenza è una priorità assoluta. “I servizi di soccorso e i vigili del fuoco senza olio motore non possono nemmeno arrivare sul luogo del loro intervento. Ecco perché i nostri prodotti, per quanto agiscano in segreto, sono importanti per il funzionamento del nostro sistema sanitario”, sottolinea l’amministratore delegato.

I vigili del fuoco, i servizi di soccorso e le organizzazioni umanitarie di tutto il mondo hanno espresso il proprio interesse. Per questo la campagna di raccolta fondi non si è limitata alla Germania, ma l’azienda ha lanciato un programma di portata analoga per il mercato internazionale. “I nostri prodotti dati in donazione erano tanto richiesti quanto la pasta e la carta igienica nei negozi all'inizio della pandemia”, scherza Ernst Prost. Complessivamente, alla la sede centrale di Ulm sono pervenute quasi 15.000 richieste, con il risultato di oltre 13.000 ordini e oltre 22.000 pacchetti. Ecco perché la somma originaria non bastava, motivo per cui il programma di assistenza è stato aumentato due volte fino a un totale di cinque milioni di euro solamente in Germania. Anche questa somma è stata utilizzata fino all'ultimo centesimo e addirittura ampiamente superata. Alla fine, l’importo totale è stato di ben 5,5 milioni di euro, senza contare i costi per il commissionamento, la spedizione e la consegna franco domicilio in tutto il mondo. “Naturalmente, ci siamo fatti carico anche di quell’importo. E di chiedere gli attestati fiscali per dedurre le donazioni effettuate dalle tasse non se ne parlava nemmeno”, afferma l'amministratore delegato di LIQUI MOLY. Dopo tutto, l’obiettivo di quelle spese eccezionali non era quello di ridurre il carico fiscale.

Infatti, l'obiettivo principale era quello di assumersi la propria responsabilità sociale. “Ci sono molte persone che ogni giorno lavorano duramente per evitare che la crisi del coronavirus continui a diffondersi. Per questi soccorritori in prima linea, la nostra donazione è un vero sollievo", dice Ernst Prost. La situazione finanziaria di tutte le forze e organizzazioni di soccorso è tesa e ogni spesa che non debba essere sostenuta dai volontari stessi è un enorme aiuto per gli uomini e le donne al servizio della società. La crisi del coronavirus fa inoltre ricordare quali siano i servizi e i prodotti indispensabili e quante cose non siano collegate tra di loro senza che lo si noti subito. “I nostri prodotti sono rilevanti per il sistema”, sottolinea l'amministratore delegato di LIQUI MOLY.

Nella crisi serve qualunque aiuto. In LIQUI MOLY ci siamo chiesti cosa si poteva fare per il bene della società. “Da questo è nata una campagna fantastica”, conclude Ernst Prost.

Tobias Gerstlauer
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