• 20/05/2020

"Se qualcosa può andar male, lo farà…"

L’amministratore delegato di LIQUI MOLY Ernst Prost parla di come muoversi durante una crisi

Cari colleghi e colleghe,

Qualcosa di balordo o brutto c'è sempre…non c'è nulla che va da solo… se qualcosa può andar male, lo farà...

Ma prima qualcosa di completamente diverso: Avrete sicuramente notato che ogni giorno a pranzo ho fatto volare un aereo trainante il nostro banner pubblicitario sopra Ulm e, in particolare, sopra la nostra azienda. Un piccolo saluto alla nostra città di origine e un grande ringraziamento a tutti voi! E un divertimento assicurato per soli 250 € :-) :-)

Ma ritorniamo all’argomento:

Un'azienda è come un corpo. Ci sono punti di forza e di debolezza. E talvolta anche malattie... Alcune caratteristiche del corpo portano ad alti livelli di prestazioni, mentre altre caratteristiche a loro volta causano disturbi, dolore o addirittura morte. Il nostro compito è quello di rafforzare i punti di forza e di eliminare i punti deboli. Solo che fare una cosa e tralasciarne un’altra non aiuta davvero – qualunque sia il lato che si sta affrontando. Occorre continuare a sottolineare i punti di forza e, allo stesso tempo, eliminare le debolezze. Penso che in questo senso stiamo facendo un buon lavoro, perché siamo anche molto onesti e schietti con noi stessi nell’analizzare i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Non ha senso indorare la pillola.

Talvolta insorgono anche malattie, per cui corpo e azienda non sono in forma come dovrebbero essere e come si vorrebbe che fossero – e talvolta tutti i guai arrivano insieme e un colpo segue l'altro. Ma anche le malattie fanno parte della vita e dell'esistenza di un'azienda. E da buon medico responsabile, prima di cominciare il trattamento c’è la diagnosi. Si tratta però di una malattia tipo un brufolo nel sedere, brutto a vedersi e anche fastidioso, ma che non richiede ulteriori cure perché non è rischiosa per la vita, oppure di un quadro clinico che comprende un pericoloso cambiamento dell'intero organismo, dell'intera azienda? Allora naturalmente si deve affrontare la questione in modo diverso. E ora siamo proprio a questo punto! Il Coronavirus ci ha dato uno scossone enorme.

Con alcune malattie si può vivere, alcune devono essere curate, altre devono essere estirpate alla radice perché non provochino danni ancora maggiori. Non si deve prendere niente alla leggera. Da un semplice brufolo si è già sviluppata un’ulcera. Perciò facciamo sempre attenzione e interveniamo in tempo! "Prevenire è meglio che trapanare" – conoscete questo vecchio detto da dentista. E conoscete anche voi “A mali estremi, estremi rimedi”, uno dei miei principi guida preferiti.

Come in qualsiasi malattia del corpo, dell'anima e anche della mente, anche per l’azienda è importante restare sempre ottimisti, sperare il meglio, non arrendersi e fare tutto il possibile per tornare in buona salute. Le malattie appartengono alla vita e le crisi fanno parte del business. Da quel che mi ricordo, c'è sempre stato qualcosa che non si voleva assolutamente, che non era necessario, ma che comunque è successo. La mia strategia: Non farsi prendere dal panico, sbrigare le cose con calma e realismo e risolvere i problemi in modo deciso. Svolgere il proprio lavoro ogni giorno con perseveranza e fiducia, diligenza e motivazione -e, ben venga, anche con allegria e gran senso dello humour. Informarsi, imparare, guardare avanti e poi affrontare con forza i problemi. Questo è il mio consiglio.

Così anche la legge di Murphy citata in prima pagina perde il suo orrore. Quando si sa cosa si deve affrontare, ci si può anche adeguare senza restare poi delusi o sorpresi. È tutta una questione di atteggiamento nei confronti della vita e il lavoro e naturalmente anche di mentalità. Vedo già che al momento non siamo molto sani a causa del Coronavirus e del lockdown. Ecco perché non abbiamo assolutamente tempo per riposare, nessun motivo di essere sereni e neppure di divertirci a tagliare formine simpatiche con il seghetto - bisogna usare invece la sega circolare, cari miei! Mi piacciono le cose perfette, amici miei, e non tentennanti.... Sono un pessimo perdente :-) - vorrei sempre vincere, insieme con voi e i nostri AMICI di affari in tutto il mondo!!

Ecco perché vi prego di pensare sempre ai progetti e alle attività dalla fine. Quindi partendo dal risultato, dalle conseguenze delle nostre decisioni su tutte le parti coinvolte. Da quello che accade di conseguenza quando si inizia qualcosa. (O se si omette qualcosa).

Riflettete bene prima su cosa significa per noi alla fine, prima che tutti si mettano a correre. (O restino fermi) Qual è il costo totale di un progetto? Quanto tempo dura? Cosa c'è da fare? Cosa significa la decisione per noi e per i nostri clienti? E la domanda fatidica: é proprio necessario e ha senso? Gli orizzonti di pianificazione sono per lo più pensati troppo a breve termine. Se poi le cose vanno male, o siamo sorpresi da qualcosa di imprevisto, questo è un fallimento preannunciato…. Pensate tre volte prima di iniziare qualsiasi cosa, riflettete per bene sul problema, su cosa potrebbe accadere, che cosa significa tutto ciò, a cosa serve e che cosa ci si deve fare per raggiungere l'obiettivo! Anche le nostre risorse non sono infinite... Il tempo è denaro, e ogni forma di spreco è un peccato.

Al momento siamo tormentati da ogni sorta di condizioni generali sgradevoli. In sostanza, tutti gli sconvolgimenti sono riconducibili al Coronavirus e alle decisioni e reazioni conseguenti della politica globale. La paura della paura... il panico del panico e un comportamento fin troppo umano, a volte addirittura irrazionale: la malattia, l'economia e la psicologia…. E ora il casino c'è, sotto forma di una crisi economica. Qui non c'è nulla da fare: i profitti crollano in quasi tutti i settori, in migliaia di aziende. Perdite, fallimenti, cassa integrazione, licenziamenti. Ci sono delle persone, aziende e paesi interi che vengono trascinati in una terribile spirale verso il basso.

Cosa si deve fare in caso di crisi? Concentrazione assoluta sull'essenziale! Nessun giochetto inutile. Nessuno spreco di tempo e denaro. E non c'è tempo per andare a caccia di elefanti bianchi o per costruire il paese del Cucù. Ora abbiamo bisogno dei pragmatici, dei lavoratori, dei creatori. “All hands on deck” si dice in inglese, quando a causa di una crisi serve assolutamente tutta la forza lavoro possibile - proprio per risolvere questa crisi.

Lo dico molto chiaramente: Se non forniamo il 100% di sforzi massimi nei prossimi mesi, siamo spacciati... Quindi, per favore, continuate a lottare insieme a me con la stessa decisione e la stessa passione con cui avete lottato dall’inizio di questa crisi! Vi ringrazio vivamente di tutto ciò!

Il vostro

Ernst Prost