• 11/05/2020

“Restate in salute!“

L’amministratore delegato di LIQUI MOLY Ernst Prost parla dell’autoresponsabilità

Gentili colleghe, cari colleghi!

“Restate in salute!“ Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi questo augurio si è sentito, visto e letto migliaia di volte. Un buon auspicio, anche se in ogni seconda e-mail è ormai diventata una formula a sostituire il normale “cordiali saluti” o un rispettoso "distinti saluti". Restare in salute – anche quando la crisi del “Coronavirus” sarà finita – è una missione di vita... Davvero!

Ogni anno, ci sono 3.000 vittime della strada solo in Germania, un dato tanto sicuro quanto l’Amen pronunciato ai rispettivi funerali. Restare in salute – okay... Sono curioso di sapere se questo slogan “restate in salute” tra poco farà il suo esordio nella pubblicità del rum Bacardi, tanto per fare un esempio. Infatti, non è poi tanto facile restare in salute con un fegato da bevitore o i polmoni da fumatore... Il sapore della libertà e dell'avventura o del grande, vasto mondo ha poco a che fare con le “paglie” fumanti della morte che, com’è stato dimostrato, costano ai loro consumatori un paio di anni di vita e sono la causa di un decesso prematuro di qualche milione di fumatori in tutto il mondo.

Ogni anno, in Germania muoiono 950.000 persone: le cause sono incidenti, uno stile di vita malsano, patologie congenite, batteri, virus e germi. Tra queste, quali sono le morti naturali e quali sono quelle innaturali? Quale morte era inevitabile e quale poteva essere evitata? – Il pericolo è in agguato ovunque. Qualcosa che vorrebbe fare la pelle a noi poveri umani si trova dietro ogni angolo oppure in una qualsiasi tabaccheria o scaffale dei liquori. “La morte di taluni tra i nostri coevi è riconducibile al loro vivere”... Credo che questo detto sia di Voltaire. Ed Erich Kästner disse: “Vivere è un pericolo per la vita”. Tuttavia, il fatto sta che, almeno in Europa, stiamo vivendo in uno dei tempi più sicuri della storia dell'umanità!!! E ne sono infinitamente grato.

C'è da sperare che i nostri responsabili – preferisco chiamarli “quelli in carica” – abbiano imparato da questa gestione disastrosa della crisi del “Coronavirus” e siano preparati meglio per la prossima epidemia, che arriverà di sicuro, tanto quanto arriveranno la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno. E questo ora e subito, finché le impressioni sono ancora fresche e ci sono ancora sempre soldi provenienti dalle entrate fiscali: per salvaguardare la vita, per un sistema sanitario migliore e per salari più alti a tutti coloro che proteggono questa vita, che è la vita di tutti noi.

Quindi, restate in salute! Abbiate cura di voi e fate tutto il possibile affinché non si verifichi il contrario! Infatti, una buona parte della nostra vita e anche della nostra salute la teniamo personalmente nelle nostre mani – non solo in tempi di Coronavirus!

Cordiali saluti

Ernst Prost