• 15/05/2020

“Lemming paralizzati?”

L’amministratore delegato di LIQUI MOLY Ernst Prost parla del gregarismo e dei sovversivi

Gentili colleghe, cari colleghi!

Una cosa non diventa giusta o sbagliata solo perché molte o poche persone la fanno in un modo o nell'altro - o in maniera completamente diversa... Nel valutare il vero o il falso, il gregarismo, l'opinione pubblica e una visione prevalente del mondo non sono necessariamente di aiuto. Tante volte le "grida solitarie nel deserto" sono state sentite e anche ascoltate e onorate – ma non prima di essere state derise... Del resto, per gli innovatori vale lo stesso. L'uomo ha sempre difficoltà ad accettare le novità. Conservare quello a cui siamo abituati da tempo e non cambiare assolutamente nulla – questo è quello che preferiamo noi uomini. "Non l'abbiamo mai fatto!", "non ha mai funzionato prima!", "non lo fa nessuno!" – Sono queste le solite frasi killer con cui si ama soffocare il nuovo e il diverso, rimandando il discorso al passato, alle opinioni e alle maggioranze. Ma se tutti quanti si comportano sempre allo stesso modo, sono la varietà e la diversità a soffrire della mancanza di idee e di monotonia. Il cambiamento / rinnovamento / miglioramento necessario poi non si verifica senza la voglia di cambiare e il coraggio... Quindi è meglio la diversità che l’uniformità! “Non va bene” non esiste! E anche andare per le lunghe a discutere su tutto è proprio da scemi.

Il grido solitario nel deserto è un bellissimo esempio figurativo. Proprio come il pesce che nuota controcorrente. Infatti, si dice anche "solo i pesci morti nuotano con la corrente". Una vivace cultura aziendale include la sperimentazione. Meglio affrontare un'avventura con il rischio di fallire piuttosto che non osare più per nulla. Il mondo sta cambiando. Bisogna stare al passo se non si vuole restare indietro. Ci sono innumerevoli aziende che si sono rifiutate di stare al passo con il progresso e che ora giacciono sul letamaio della storia economica. Anche NOI dobbiamo reinventarci in continuazione. Percorrere nuove vie. Provare cose nuove. Anche in questo modo, si può restare certamente prevedibili – come un’azienda che ha sempre nuove idee...leggete la nostra ultima edizione di foto e storie. Quindi saprete cosa intendo.

Non dobbiamo comportarci come sovversivi ogni giorno (e perché no?). Ma gestire un po' meno e plasmare invece un po’ di più non mi dispiacerebbe affatto. La responsabilità è di tutti noi. Quindi non solo del dipartimento di ricerca e sviluppo e nemmeno solo dei politici e dei ministeri. Dopo tutto si tratta, infatti, anche del futuro di tutti noi. E chi si preoccupa del proprio futuro dovrebbe piuttosto mettere da parte le preoccupazioni e sviluppare invece pensieri e stimoli su come tutti insieme possiamo costruire questo futuro secondo i nostri criteri. Come azienda, come società e come economia. Non mi piace per nulla questo cipiglio preoccupato rivolto a questo futuro così incerto. La paura paralizza. E chi è paralizzato non si muove.

NOI continueremo ad avere successo e a darci da fare!

Il vostro

Ernst Prost