- 15/04/2020
- Corona-Krise
1 milione di euro non vale più come una volta... / E allora facciamo 3 milioni.
Cari colleghi!
1 milione di euro non vale più quello che valeva una volta. Il Giovedì Santo abbiamo messo a disposizione come donazione prodotti Liqui Moly per un valore di 1 milione di euro. Gli ospedali, i servizi di emergenza e i vigili del fuoco ci aiutano a rimanere sempre operativi grazie ai prodotti gratuiti della nostra produzione. Una buona iniziativa adottata anche in una misura incredibile. Finora abbiamo quasi 1500 spedizioni da inviare. Comunque ce la faremo a spedire la maggior parte di esse entro questa e la prossima settimana.
Ora, dopo un paio di giorni mi rendo conto di quale gigantesca valanga ho scatenato. Non lo sapevo che noi (grazie a Dio) abbiamo così tanti veicoli con la luce blu e così tanti ospedali in Germania :-). Ma non importa, allora aggiungiamo altra merce gratuita per un valore di 2 milioni di euro coloro che si occupano della nostra salute e della nostra vita!! Chi vorrebbe rimanere per strada verso l’ospedale con l’ambulanza ferma solo perché il motore grippa? Quindi, è chiaro che ora non stiamo stanziando solo uno, ma ben 3 milioni di Euro di materiale di supporto dalla nostra produzione per beneficenza!!!
Qui si può scaricare il modulo di richiesta.
Altre novità? Beh, i nuovi ordini sono pochi, ma ne riceviamo ancora ogni giorno. Comunque.. Grazie a voi clienti e grazie ai nostri venditori. Continuiamo a produrre imperterriti e a rifornire le nostre scorte di magazzino. Allo stesso tempo, facciamo pubblicità a tutta forza: annunci a doppia pagina, fuoco a volontà su tutti i canali di social media e 200 spot televisivi aggiuntivi fino a metà anno. Anche questo rappresenta un paio di milioni di euro di investimenti extra. Non è proprio quello che prevede la dottrina pura dell'economia aziendale durissima e rivolta all'ottimizzazione dei costi, ma fa parte del nostro programma 1° di mantenere in piedi l’attività e 2° di essere in grado di tornare a pieno regime dopo la crisi. Presumo un aumento della domanda entro quattro o sei settimane al più tardi. A quel punto l'affare lo farà chi sarà in grado di effettuare forniture. E noi lo saremo, perché potremo attingere ai magazzini pieni e perché abbiamo dimostrato che la gente può contare su di noi, soprattutto in caso di crisi.
Vi saluto con grande fiducia e una visione sempre ottimistica.
Il vostro
Ernst Prost
